Potenza, al 6° congresso regionale della Cisl Medici Basilicata confronto a più voci sulla sanità lucana tra criticità e futuro
7 aprile 2025 | 12:00

Serafino Rizzo confermato alla guida della federazione. Confermata anche la segreteria con Aldo Di Fazio e Migla Russo. Tra i temi al centro del dibattito congressuale, la riorganizzazione della medicina territoriale, la drammatica carenza di medici e misure concrete contro le aggressioni al personale sanitario. Per il segretario nazionale Ganga «serve una nuova generazione di medici per governare cambiamenti come l’AI»
Si è svolto nei giorni scorsi a Potenza, alla presenza del segretario nazionale reggente Ignazio Ganga, il 6° congresso della Cisl Medici Basilicata che ha confermato in blocco la segreteria uscente composta dal Serafino Rizzo (segretario generale), Aldo Di Fazio e Migla Russo. L’appuntamento è stato un importante momento di confronto sul futuro della sanità regionale, con la partecipazione di numerosi esponenti politici e istituzionali.
I lavori – co-presieduti dal decano della federazione Rosario Cantisani e dal segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo – sono stati aperti dalla relazione del segretario generale Serafino Rizzo che ha tracciato un quadro lucido e puntuale delle sfide che riguardano il sistema sanitario lucano: dalla necessità di riorganizzare la medicina territoriale, alla drammatica carenza di personale, fino alla richiesta di misure concrete contro le sempre più frequenti aggressioni al personale sanitario.
«Serve visione, coraggio e partecipazione», ha dichiarato Rizzo, invocando una sanità pubblica più vicina ai bisogni dei cittadini e più rispettosa del valore dei professionisti che vi operano. Parlando della crisi di fiducia tra cittadini e sistema sanitario, Rizzo ha sottolineato l’importanza di una nuova comunicazione, capace di restituire dignità alla professione e di valorizzare i tanti esempi di buona sanità.
Nella sua relazione il segretario generale della Cisl Medici Basilicata ha sottolineato anche l’urgenza di contrastare la crescente mobilità passiva, che nel 2023 ha generato un saldo negativo di oltre 52 milioni di euro per la Basilicata, e ha rilanciato la proposta dell’istituzione di un osservatorio regionale permanente contro la violenza sugli operatori sanitari. In chiusura, Rizzo ha ribadito che per costruire una sanità all’altezza delle sfide future non servono solo risorse economiche, ma anche una nuova cultura organizzativa, una vera volontà politica e un forte coinvolgimento delle comunità locali: «Solo così – ha detto – si potrà restituire alla sanità lucana quell’orgoglio e quella qualità che meritano sia i professionisti che i cittadini».
I lavori sono stati conclusi dal segretario nazionale reggente Ignazio Ganga che ha ribadito l’impegno della federazione nel sostenere il rinnovamento della sanità pubblica e la valorizzazione della professione medica nella consapevolezza che non può esistere una sanità di qualità senza professionisti motivati, riconosciuti e adeguatamente tutelati. Ganga si è soffermato in particolare sul tema della carenza di medici – circa 30 mila quelli che mancano all’appello secondo le stime del ministero della Salute – carenza che sta mettendo sotto forte pressione il sistema sanitario nazionale.
Il segretario nazionale reggente della Cisl Medici ha espresso dubbi sul fatto che con la sola revisione dell’accesso ai corsi di medicina e chirurgia si possa riuscire a colmare questo gap in tempi brevi. Secondo Ganga la soluzione è quella di superare l’anacronistico tetto alle assunzioni, che consentirebbe anche di ringiovanire la classe medica italiana, oggi la più anziana d’Europa.
«Il vero problema – ha ammonito Ganga – sarà quando gli specialisti italiani raggiungeranno i requisiti per la pensione, e non è certo alzando l’età pensionabile a 72 anni che si può pensare di risolvere il problema della sanità italiana, anche perché serve una nuova generazione di medici che abbia la capacità di gestire una serie di cambiamenti, non ultimo quello dell’intelligenza artificiale che soprattutto in area medica sta prendendo piede».